Adult Stories Forum

Go Back   Adult Stories Forum Historias de sexo italiano Anal
Register FAQ Calendar Today's Posts Search

Reply
 
LinkBack Thread Tools Search this Thread Display Modes
DurumOffline
No Avatar
Uyarý:
Profil detaylarýný görmek için üye giriþi yapmalýsýnýz

Üyeliðiniz bulunmuyorsa Kayýt ol linkine týklayarak kayýt olabilirsiniz.

Primo ditalino in pubblico

 
Post #1


Primo ditalino in pubblicoFrancesca, dopo aver raccontato del primo ditalino fatto insieme alla sua amica Antonella in quel pomeriggio di un po? anni prima, le sono venute delle voglie che in lei, come sempre, aumentavano e difficilmente scomparivano senza essersi soddisfatta. Quella con l?amica compagna di scuola era stata una bellissima ed eccitantissima esperienza che ricordava molto volentieri ed altrettanto volentieri l?avrebbe ripetuta con qualche altra amica, magari un po? più giovane di lei.L?età non era più quella di una ragazzina ed in lei molto era cambiato. Da alcuni anni il sesso per lei non era più un tabù e non ne aveva più paura; non aveva le remore inculcate e cercate di radicare nel suo carattere dai genitori e dalla società di un piccolo paese sardo dell?entroterra. Lei anche dopo quel pomeriggio con Antonella stava sempre attenta a ciò che faceva ma l?essersi masturbata davanti alla sua amica e l?aver visto fare davanti a lei la stessa cosa vedeva il lato sessuale sotto una luce nuova. Da allora aveva sognato e realizzato nuovi orizzonti di piacere che riteneva irraggiungibili data l?inesperienza, vedeva anche delle immagini che la facevano eccitare sempre di più come ad esempio la pubblicità di intimo oppure dei profumi.Francesca continuava a far coppia con Alberto e lavorava nello studio legale del suo fidanzato ma dall?indomani mattina dopo il racconto notturno sentiva dentro di sé delle sensazioni forti che la riportavano indietro a quando teenager si era masturbata e ricordava che le sensazioni avutele erano piaciute parecchio. L?esperienza era stata formativa ed unica ma aveva imparato che si poteva ripetere anche da sola quindi anche se Antonella non c?era più. Da quella parentesi pomeridiana ogni volta che Francesca si toccava e si masturbava fino all?orgasmo le veniva in mente quella l?immagine che per lei era un riferimento indelebile e sembrava che ogni volta la sua amica si materializzasse davanti si suoi occhi. Anche quando lesbicava con Mirta e si mostrava nel farsi dei ditalini rivedeva le mani della mia amica Antonella che entravano sotto il suo slip, ripensava ai suoi gemiti, ai suoi occhi, alle sue mani che come le sue nello stesso istante la accarezzavano dovunque.Ciò che l?aveva impressionata tanto era stato l?urlo che aveva emesso al momento dell?orgasmo così come, a posteriori, si era meravigliata delle vibrazioni e dei movimenti scomposti che l?orgasmo le aveva fatto fare. Certo il ricordo del suo urlo liberatorio mentre le sue dita entravano ed uscivano dalla sua figa sempre più bagnate, era un qualcosa che ogni volta che si sgrillettava la faceva eccitare, bagnare e la costringeva, se qualcuno era in casa, a chiudersi in camera per raggiungere il piacere.Ciò che sempre l?aveva affascinata era sto il vedere una donna o una ragazza come lei farsi il ditalino in un momento di lussuria. Quando viveva con Mirta le era successo tante volte sia con la sua amante sia con le commesse di lei ed anche con delle amanti speciali come poteva essere Erica. Ogni volta che capitava di vedere una coppia a fare sesso si incantava nel vedere lo spettacolo e si bagnava facilmente anche se col tempo ha imparato a capire che la eccitava di più vedere una donna masturbarsi.Non temeva certo di diventare lesbica anche perché lo era di già. Francesca riusciva ad eccitarsi anche quando stavo con il suo fidanzato Alberto o quando le capitava di vedere qualche scena dove c?erano dei ragazzi nudi con I loro cazzi in mano ripresi in scene di sesso come è facile vedere nei film porno.Ciò che Francesca ha capito subito è che a lei piaceva maggiormente l?amore tra donne. A lei piaceva vederle eccitate e calde ed allora si sditalinava molto di più immaginando la loro figa bagnata come la sua.Tra i suoi desideri c?era anche il fare sesso in pubblico sperando che le persone non se ne accorgessero. Era un altro desiderio che la sua mente elaborava quando Francesca era molto in calore ed allora non si sarebbe vergognata di niente ed avrebbe trovato sicuramente delle scuse per giustificare i suoi atti sessuali.Quando Alberto non era in città lei, abituata ad essere scopata oppure leccata, raggiungendo puntualmente l?orgasmo, si sgrillettava se non aveva altra soluzione. Era vero che usciva anche con le amiche che la coinvolgevano a fare sesso solitario oppure lesbico o essere penetrata da qualche scopa-amico.Ciò che ha vissuto da poco tempo è stato qualcosa di tremendamente eccitante e forte che la eccita e la fa bagnare ogni volta che ci ripensa.Da due giorni Alberto non c?è; è andato in un?altra città dove aveva passato dei mesi di lavoro. Francesca allora ogni giorno per andare al lavoro prende l?autobus e quella mattina, nonostante si fosse fatta l?abituale ditalino notturno prima di dormire, si era svegliata con una strana voglia, appena aperti gli occhi ha messo le mani tra le cosce constatando che lo slip era umido ed il clitoride pulsava e richiedeva attenzioni.Non essendoci il suo compagno si era svegliata un po? più tardi e non aveva il tempo di farsi il ditalino che il suo clito richiedeva. Così come faceva spesso, ma frequentemente senza soluzione, si è levata subito per cercare di distrarsi e si è messa sotto il getto dell?acqua della doccia nella speranza che l?acqua portasse via anche il desiderio di sesso.Quella mattina la doccia è stata veloce e nonostante ciò la voglia matta non era scomparsa; le era rimasta una voglia matta di godere. Ogni suo passaggio sulla pelle con le mani insaponate era un brivido. Anche se la voglia era tanta ed i suoi pensieri la portavano sempre a toccarsi la figa depilata e liscia ma non si è sditalinata e le è rimasto dentro il desiderio di un orgasmo in solitario. Quella che aveva dentro era una voglia matta di godere.Quel giorno per andare in ufficio Francesca ha indossato un vestitino corto ed un paio di calze leggere sostenute dal reggicalze, perizoma bianco in micro rete sottile che la faceva stare bene essendo leggero e poco coprente.Affrettandosi alla fermata dell?autobus, che in circa 45 minuti l?avrebbe portata al lavoro, mentre aspettava che arrivasse si è chiesta cosa avesse s**tenato quella voglia. Non era strano che l?avesse ma così prepotente fino a quella mattina non le era ancora accaduto. Guardava le altre persone e si chiedeva se anche loro avessero pulsioni di quel genere e, per individuare almeno nei maschi quella voglia, guardava con lo sguardo apparentemente disinteressato la patta dei ragazzi che andavano a scuola. Nelle ragazze guardava i loro leggings e se il tessuto entrava tra i glutei; in tal caso sicuramente indossavano il perizoma a filo comunque molto striminzito. Francesca pensava che quelle ragazze lo indossassero per far arrapare il loro maschio o forse essere più pronte per la loro amante lesbica.La sua mente ritornava però sempre al suo desiderio sempre maggiore e si è chiesta se ciò che aveva sognato era così eccitante da farla svegliare con quella voglia addosso e tutta bagnata. Non trovando una risposta adeguata, si era data a sognare ad occhi aperti le situazioni più erotiche a cui avesse partecipato. Fu distratta solo per pochi istanti quando alla fermata è arrivato l?autobus su cui è salita prendendo posto in una delle file di mezzo accanto al finestrino dove in quel momento non c?era nessun passeggero seduto. L?autobus è ripartito e Francesca ha guardato fuori del finestrino assorta nei suoi pensieri erotici facendo finta di essere incantata dal panorama ma in realtà il suo sguardo era assente e disinteressato a ciò che i suoi occhi vedevano.Ciò che scorreva sui suoi occhi era qualcosa che conosceva bene avendo fatto quel tragitto molte volte ed anche questa volta i suoi occhi seguivano la strada insieme al paesaggio che lo fiancheggiava. Le fermate si sono susseguite per far scendere e far salire sul mezzo altri passeggeri mentre I suoi pensieri vagavano ed i suoi occhi guardavano immagini ormai conosciute a memoria.L?autobus arrivato ad un incrocio si è fermato al rosso di un semaforo e l?attesa del verde si è protratta; sembrava che il verde non si accendesse mai.Ed ecco che il paesaggio e le cose che per lei erano di nessun interesse sono scomparse perché si è affiancata all?autobus un?auto dando a Francesca la possibilità di vedere con molta tranquillità sia l?automobile, nella corsia attigua a quella dell?autobus, sia chi era dentro. Infatti nel sedile di destra c?era una donna che poteva aver avuto circa 30 anni, molto bella ed attraente, con I capelli lunghi e scuri che le scivolavano sulle spalle. Dal finestrino Francesca ha potuto vedere che la ragazza indossava una camicetta bianca molto aperta da cui si vedeva chiaramente il generoso seno ed il solco che divide le mammelle. Essendo la scollatura molto ampia si poteva intravvedere il bel reggiseno a balconcino nero che sorreggeva un seno non grande ma ben fatto.L?immagine subito ha distratto Francesca ed i pensieri erotici che al tormentavano facendola bagnare tra le cosce. Per lei è stato istintivo andare a cercare qualche particolare di quella donna che avesse un nesso con il sesso. Quella donna era inconsciamente osservata e nell?auto ferma a finestrino aperto fumava tranquillamente una sigaretta. Chi guidava aspettava che il semaforo diventasse verde.Gli occhi di Francesca sembravano degli ispettori inflessibili e morbosi che indagavano su tutto, dall?accostamento dei colori al bordo degli indumenti della giovane donna. L?indumento più attraente era la camicetta e, nel capire dove finisse, è andata ad osservare la minigonna di cotone nera dalla quale potevo vedere chiaramente fuoriuscire il bordo di due calze autoreggenti.In Francesca quell?immagine per lei molto interessante, le ha fatto s**ttare qualcosa. Non era comune che una giovane donna scoprisse le gambe fino a scoprire la balza delle calze.La visione di quella donna giovane in minigonna che sfrontatamente offriva una visione così erotica ha portato Francesca a mangiare con gli occhi le gambe che, a vederle dall?autobus, sembravano perfette ed i pensieri e la voglia di fare sesso era tornata repentinamente sentendo caldo e umido tra le sue gambe. Lei si sentiva eccitata molto di più di quanto lo fosse stata appena sveglia.Quella donna a pochi metri dai suoi occhi, inconsapevole di essere osservata, la stava facendo impazzire dal desiderio.La reazione per tentare di calmare ciò che avveniva tra le cosce è stato l?accavallare le gambe cercando di capire quanto fosse bagnata e, non potendo farlo con le mani o con gli occhi ma fidandosi solo sulle sensazioni, è stato qualcosa di incredibile. Francesca temeva che la macchia dei suoi umori si notasse dietro sulla gonna in corrispondenza del sedere. Infatti poggiando una coscia sull?altra sentiva che il triangolino del perizoma, che era stretto tra le cosce, era bollente e poteva chiaramente sentire le pulsazioni del clitoride che cercava di spingersi al di fuori delle labbra della figa.Si stava eccitando terribilmente.Le era bastato il vedere due gambe e dei bordi di due autoreggenti per farle infradiciare la fighetta e rendere il suo perizoma completamente intriso di umori.Per sapere se qualcuno si fosse accorto di qualcosa si è guardata intorno e si è chiesta come mai con l?autobus quasi pieno, nessuno si era seduto nel posto accanto al suo. Non si ha dato una risposta ed allora ha riportato lo sguardo furi dal finestrino andando ancora una volta a guardare quelle gambe sfregando le cosce più forte l?una all?altra stringendole come per schiacciare il clito che sentiva gonfio all?inverosimile. Vedeva quella donna che continuava tranquillamente a fumare quando, aspettando il verde, improvvisamente si è girata verso il sedile posteriore dell?auto per prendere un giornale. Ciò che Francesca ha visto l?ha fatta impazzire di piacere. Le gambe le si sono scoperte quel tanto sufficiente affinché Francesca vedesse le sue cosce bianche oltre le autoreggenti ed anche il nero del suo slip che le copriva la figa di colore e decoro intonato al reggiseno. In quel momento ha sentito una ondata di calore salire tra le cosce che ormai stringeva sempre di più e poteva sentire le labbra della figa gonfie e bagnatissime e tra di esse il clitoride che si contraeva ad ogni pressione delle gambe accavallate.Sentiva gocce di sudore scendere dalla fronte ed il viso avvamparsi.Si è chiesta come avrebbe potuto fare a toccarsi in mezzo a tanta gente e poiché la necessità aguzza l?ingegno, ha pensato di utilizzare la giacchina.La voglia di toccarsi era talmente forte che senza pensarci ulteriormente ha preso la giacca poggiata nel sedile accanto al suo e l?ha appoggiata sulle sue gambe nascondendo le cosce a chi la stava eventualmente osservando lì nell?autobus. La copertura dovuta alla giacchina copriva le cosce fino a poco sotto il ginocchio, in tal modo aveva la possibilità di tenere le gambe leggermente aperte cercando di immaginare il profumo dello slip della sconosciuta, di sentire l?odore della figa di quella donna sconosciuta nell?auto che in quel momento le sembrava bagnata quanto lo era la sua fighetta che a stento riusciva a tenere socchiusa.Mentre osservava fuori dal finestrino Francesca l?ha vista voltarsi ancora una volta come se fosse attratta dallo suo sguardo e l?immagine di quello slip è scomparsa lasciando agli occhi solo la visione del bordo delle autoreggenti.Ciò ha reso la fighetta ancora più piena dei suoi succhi.Purtroppo il semaforo è diventato verde ed a Francesca non è restato altro che vederla scomparire davanti all?autobus ma la sua figa la sentiva pulsare e contrarsi e non ci volle molto tempo perché si guardasse in giro e lasciasse che la sua mano si infilasse sotto la giacca che copriva le cosce. Ma il sadico diavolo ci ha messo lo zampino.Al suo fianco si siede una persona che per l?esiguità della seduta va a toccare Francesca che a quel punto non può più attuare le sue intenzioni. Lei ha avuto un attimo di disappunto e poi ha smesso di pensare all?attuazione del suo piano.Scesa dall?autobus Francesca si è toccata dietro per accertarsi che la gonna non fosse macchiata di umido e si è avviata verso lo studio dove lavorava.Prima di entrare nel palazzo si è fermata al bar per un cappuccino e si è seduta ad un tavolino in un angolo un po? appartato.Ora la fortuna, sadica anche lei, le ha dato una mano: la giovane donna dell?auto era seduta due tavolini vicino a lei in compagnia di un?altra ragazza, anche lei bella ed affascinante.La voglia di toccarsi le è ritornata in un baleno ed ha pensato di attuare ciò che voleva fare sull?autobus. Ha pensato che in quell?angolo appartato poteva mettersi la giacchina sulle gambe e darsi da fare sotto.Quella donna sconosciuta le sembrava la più bella che ci fosse in giro e lei la osservava con attenzione morbosa.Le due ragazze si erano sistemate una di fianco all?altra ed entrambe tenevano le gambe un po? divaricate con ai piedi scarpe a tacco alto.Francesca ha notato che sia la donna vista dall?autobus sia l?amica tenendo le gambe in quella posizione consentivano a lei di vedere che entrambe indossavano calze con reggicalze e non avevano remore a mostrare la balza al bordo della mini gonna.Per Francesca ciò era veramente troppo. Il primo pensiero è stato quello di andare in bagno e sgrillettarsi ma sapeva che era angusto e poi non aveva la visione erotica che le due le offrivano.Ed allora non restava altro che utilizzare, come nell?autobus, la giacchina sulle gambe e poi passare almeno una mano sotto, sollevare la sua mini gonna e entrare tra le gambe.Così ha fatto sfrontatamente davanti alle due che sembrava parlassero fra loro disinteressandosi a Francesca che le fissava.La colazione è rimasta a metà sul tavolo ed il suo sguardo era di ragazza incantata.In un attimo ha portato le dita aperte tra le sue cosce e la sensazione che ne ha ricavato passandole sul perizoma appiccicoso ed umido è stata talmente forte che un brivido ha percorso tutto il corpo. In quel momento si sentiva sporca. Era tra altre persone che fortunatamente non sembravano interessate a lei, e mi stava accarezzando sotto il vestito provando un immenso piacere.Francesca ha lasciato che la mano si muovesse più a fondo tra le sue cosce premendo con la punta delle dita nei punti che sapeva l?avrebbero fatta godere in breve tempo.La visione che aveva davanti e le immagini dal finestrino in cui aveva ammirato le cosce bianche, quello slip nero la mantenevano eccitata.Lei ora aveva gli occhi semichiusi guardando il vuoto davanti a lei ma in realtà fisando le cosce delle giovani sedute lì al bar e lasciva che le sue dita facessero il resto premendole e spingendole avanti e indietro sul triangolino del perizoma come volesse sfondarlo per entrare nella fighetta pur sapendo bene che non lo avrebbe potuto fare e così si limitava ad accarezzarsi con forza premendo sempre più forte.Sentivo il profumo dei suoi umori che impregnavano il tessuto del perizoma che arrivava alle narici e ciò la mandava in estasi facendo in modo che lei premesse le dita maggiormente tra le labbra gonfie e ben aperte pronte a riceve qualsiasi cosa purché entrasse nella figa.Francesca pian piano ha cercato di allargare un po? di più le gambe senza dare nell?occhio falle due che aveva di fronte che l?avevano notata ma anche loro facevano finta di non averla vista.Lei faceva attenzione a non far spostare la giacchina poggiata sulle cosce ma più divaricava le gambe più la voglia di penetrarsi aumentava e non poteva farlo. Allora si è limitata a muovere il bacino spingendolo con impercettibili movimenti contro le dita così schiacciava meglio il clitoride. La mano aperta scorreva sulla micro rete del perizoma avanti e indietro sentendola completamente immerso dentro la sua fighetta pulsante.A Francesca sembrava di impazzire. Stava godendo e nessuno lì al bar intorno a lei se ne stava rendendo conto.Le mie dita si muovevano non velocemente intorno al clitoride e schiacciandolo e scendevano tra le grandi labbra della fighetta che ormai sentiva spalancata. Lei si muoveva impercettibilmente saltando quasi su quella seduta che le sembrava bruciare sotto.Stava per godere. La voglia di esplodere era tremendamente forte come la voglia di urlare ai presenti che la sua figa stava per darle un orgasmo fantastico ma si limitava purtroppo a mordicchiarsi le labbra contenendo per decenza la voglia di gemere e mugolare.Per cercare di resistere a quegli stimoli ha voltato lo sguardo fuori dalle vetrate del bar con fare indifferente.Ha sentito una vampata di calore salire dal basso e con forza e desiderio ha lasciato che le dita si muovessero più velocemente sul triangolino del perizoma impiastricciato di umori.Dalla foga che ci metteva nello spingere le dita avanti e indietro senza sosta schiacciava sempre più forte il bottoncino che con il polpastrello ormai sentiva duro. Sembrava che fossero passati anni dall?ultima volta che si era masturbata.Non si fermava perché le onde del piacere erano delle scariche che le salivano dalle cosce giungendo al suo cervello che voleva solo l?orgasmo.Le dita correvano veloci mentre sentiva le gambe, coperte dalla giacca, che inconsciamente si allargavano. Francesca stava impazzendo dal piacere nonostante a tratti si rendesse conto di dove fosse e cercasse di trattenersi ma più ci pensava e più le piaceva.Ma ormai era troppo tardi e doveva avere quell?orgasmo rimandato per troppo tempo. Troppa era la voglia di godere lì in quel bar davanti alle due sconosciute, davanti a tutti, davanti a quella donna che chissà se l?aveva mai vista ma della quale lei conosceva la sua biancheria intima.L?azione di Francesca sulle sue intimità era incessante e spingeva ancora le dita premendo il tessuto del perizoma dentro la figa titillando il clitoride.Infine si è sentita piegare le gambe e mancare le forze quando un orgasmo impetuoso, come un fiume in piena, l?ha raggiunta lasciandola sconvolta ed ansimante con la mano che, bagnata dal suo nettare, continuava a scivolare piano rallentando la corsa.Si sentiva accaldata ma aveva provato un qualcosa di incredibilmente eccitante e mentre le sue dita premevano ancora sulla figa sentiva le contrazioni della vagina che spingevano fuori ogni goccia del piacere.Si stava rilassando molto lentamente lasciando che la mano ancora aperta scorresse tra le cosce e nei minuti successivi ha temuto che qualcuno potesse averla vista ma in fondo non le importava più di tanto.Aveva goduto e questa era la cosa importante.Dopo quell?esperienza si sentiva un po? porca per aver compiuto in quel locale pubblico un qualcosa che non avrebbe mai pensato di fare.Nel riprendersi una delle due sconosciute si è avvicinata al suo tavolino e le ha lasciato un biglietto di presentazioni; sul davanti c?era il nome della donna, Marika, sul retro c?era scritto ?Brava. Abbiamo visto tutto e ci sei piaciuta. Ti aspettiamo presto. Baci?Le parole hanno sorpreso non poco Francesca e lei in quel momento, ha deciso di iniziare una nuova vita che mi avrebbe dato sempre maggiori piaceri e soddisfazioni.Ha pensato anche che con il passare del tempo poteva sgrillettarsi e sditalinarsi in qualsiasi posto ed in qualsiasi situazione.Il ricordo di tutto ciò che è avvenuto nel farsi quel ditalino in quel bar le ha tenuto compagnia per molte sere e molti giorni e Francesca non può negare a sé stessa che ogni volta, al solo pensarci, sente ancora la sua tenera fighetta inumidirsi ed il clitoride gonfiarsi dandole la voglia di farlo ancora e di ripetere quella esperienza che l?ha fatta godere moltissimo.Inoltre il bigliettino, tenuto gelosamente in borsa, riportava il numero di telefono di Marika. Nei giorni seguenti Francesca ha pensato che un saluto sarebbe stato un gesto di cortesia.
06-29-2022, at 01:27 PM
Alýntý
Reply




Powered by vBulletin® Version 3.8.11
Copyright ©2000 - 2024, vBulletin Solutions Inc.
etimesgut escort beylikduzu escort izmir escort izmir escort izmir escort istanbulblog.info eryaman escort etlik escort çankaya escort Anadolu Yakasý Escort Kartal escort Kurtköy escort Maltepe escort Pendik escort Kartal escort eryaman escort demetevler escort altyazýlý porno þiþli escort mecidiyeköy escort beþiktaþ escort escort istanbul ataköy escort bursa escort bursa escort bursa escort bursa escort bursa escort alt yazýlý porno gaziantep escort bayan gaziantep escort seks hikayeleri gaziantep escort Canlý bahis siteleri escort escort escort travestileri travestileri Escort bayan Escort bayan bahisu.com girisbahis.com etlik escort etimesgut escort eryaman escort antalya rus escort Ankara escort bayan Escort ankara Escort ankara Escort eryaman Keçiören escort Escort ankara Sincan escort bayan Çankaya escort bayan hurilerim.com Escort escort istanbul escort beylikdüzü escort ankara escort