In doccia con papà

In doccia con papàEra dall'estate della terza liceale che non trascorrevo una vacanza in campeggio con i miei. Ero felice di tornarci quell'anno. Le vacanze in campeggio sono sempre molto eccitanti, sì, perché in campeggio la gente passa la maggior parte del tempo seminuda ed è tutto uno sfilare di tette, cosce e culi e non è raro imbattersi anche in qualche bel pacco.Ma se tante erano le belle tette che meritavano la mia attenzione, sul fronte maschile l'enorme pacco di mio padre era di lunga l'unica cosa degna di nota. Papà ce l'ha grosso. Per giunta quell'anno, invece dei soliti boxer, si era comprato un costume a slip, bianco, che metteva oscenamente in risalto la sua enorme virtù.Tutte le donne del campeggio l'avevamo notato, tutte sembravano farci caso, tutte tranne mia madre. Talune si mostravano imbarazzate, altre più scandalizzate, altre ancora, come la tedesca vicina d'ombrellone, se lo mangiavano con gli occhi! Un poco mi eccitava l'idea di essere l'unico su quella spiaggia, oltre a mia madre, a sapere cosa si celasse dietro quella candida tela. Così, nel rimpallo tra un tetta e l'altra il mio occhio cominciò a rimbalzare sempre più spesso sul quell?esteso gonfiore.Quella sera mamma era andata via prima ( che non ricordo cosa volesse preparare per cena), lasciandoci soli sulla spiaggia. Poco più in là, un gruppetto di ragazze milanesi stava giocando a pallavolo.Ecco che il pallone viene a caderci vicino. Una biondina col costume nero ci corre incontro scusandosi. Papà le restituì la palla con molto garbo. Ripresero a giocare e noi a guardarle in silenziosa ammirazione: un vero spettacolo di cosce che si aprivano, tette che saltavano, strisce di costumi che si infilavano dispettose tra le chiappe... vidi papà passarsi la mano sull?arco del suo pacco, e il mio cazzo ebbe un sussulto. Poi se lo strinse un poco, appena appena per dare a vedere, ma io vidi la sua forma gonfiarsi e disegnarsi sotto il costume e mi si fece duro come non mai. Papà si voltò e notando il mio rigido imbarazzo rise, ridendo si strinse ancora il pacco per farmi vedere quanto anche a lui si trovasse nel medesimo disagio. Per decenza rimanemmo sdraiati a pancia in giù a seguire il resto del gioco.?Quanto mi piace il culo di quella biondina, e a te???Bello sì, ma io preferisco quella col due pezzi rosa??Questo perché ti piacciono ti piacciono le tette grosse, sei un mammone??Ma no, è solo che molto più carina??Il culo, figliolo, è il culo che bisogna guardare, guarda quella mora per esempio... fossi in te non cercherei altro che di infilarglielo..?Il discorso continuò tra questa e altre porcherie, era la prima volta che mi parlava in quella maniera.Doveva essere davvero arrapato, commenti sempre più spinti si scucivano dalla sua bocca e incontravano la mia complicità. Mi stava facendo eccitare più di quanto già non fossi.?Da quando siamo arrivati io e tua madre non ci siamo fatti neanche una scopata, ci ho due palle gonfie che manco te l'immagini, tu hai combinato qualcosa???Ancora niente, purtroppo. Ho il cazzo che mi scoppia.??Ed è un bel cazzo, grosso quasi quanto il mio, ci metti un attimo a trovarne una che lo succhi?.La partita terminò e le ragazze andarono a raccogliere i loro asciugamani, io e papà decidemmo che era ora di andare a darsi una sciacquata.Alle docce c'era molta gente, anche la biondina e quella col costume rosa che mi piaceva tanto, le vedemmo entrare insieme nella stessa cabina e l'immagine dei loro corpi nudi che si insaponavano dietro quella porta mi balenò nel cervello, il cazzo mi si fece immediatamente duro.?Che ne dici se per risparmiar tempo ci facciamo anche noi la doccia insieme??propose papà. Accettai senza esitazione anche perché avevo fretta di nascondere l'erezione che quelle due mi avevano provocato: presto l'asciugamano che tenevo avvolto ai fianchi non sarebbe più bastato allo scopo.Non appena entrati papà si sbarazzò dei suoi slip mentre io mi affrettai ad aprire l'acqua sperando che il suo cadere mi aiutasse sciogliere la tensione.?E tu non ti spogli? Non avrai mica vergogna di me??Non mi diede il tempo di rispondere e tirò giù i miei boxer svelando tutto il teso imbarazzo.?Ti piace davvero molto la pallavolo? commentò divertito e con la mano si toccava il cazzo che gli stava tornando duro. In piedi, nudi, l'uno contro l'altro, i nostri cazzoni sospesi si toccarono. Lo avevo visto nudo parecchie volte prima di allora, ma mai in quello stato. Il suo cazzo eretto faceva quasi paura e benché il mio non fosse molto più piccolo mi sentivo a disagio. Papà invece, sembrava considerare con un certo orgoglio il mio armamento.Cominciamo a scherzare, a spingerci, darci pizzicotti, ci scambiavamo schiaffetti sui cazzi quasi a rimproverarli della loro rigidità.Mentre sono di spalle me ne arriva uno sul culo, mi volto di s**tto e nella manovra i nostri cazzi si eretti toccano.Senza dir nulla papà me lo afferra, lo stringe, comincia a menarmelo dolcemente?Non dirlo a tua madre, però? mi sussurra all'orecchio?Sarà il nostro segreto tra uomini? gli rispondo impugnando il suo bastone.Ci stiamo masturbando! mi sto facendo una sega con papà e non ci posso credere, è molto più eccitante che con gli amici. I nostri corpi si toccano, si sfiorano, i nostri cazzi si sfregano l'uno contro l'altro. Papà li afferra entrambi con ambo le mani, è una goduria. Gli passo una mano sotto i coglioni sono grandi come una mela. Mi stringe a sé e nell'abbraccio i nostri cazzi si premono l'uno l'altro. Inizia a strofinarmelo sul ventre come stesse scopando una fica. Mi aggrappo al suo collo e le sue mani scivolano fino al mio culo. Mi afferra per le chiappe e mi stringe più forte.Ci sfreghiamo l'uno sul corpo dell'altro, mentre l'acqua che ci piove addosso compre i nostri sospiri.?Aspetta un attimo papà?. Mi versai del bagnoschiuma nella mano e spenta la doccia cominciai a spalmarlo sul mio e sul cazzone di papà.Godeva come un maiale mentre la mia mano ci scivolava su e giù. D'un tratto si sfilò dalla presa: stava per schizzare, allora mi affrettai anch'io a dar le ultime botte al mio cazzo e ci sborrammo addosso, mescolando sperma e schiuma ai nostri soffocati sospiri.Finimmo di lavarci. Eravamo esausti, ma felici. Vedendoci arrivare la mamma ci chiese perché ci avessimo messo tutto quel tempo, io e papà ci guardammo in faccia complici, le diede un bacio e disse che non aveva importanza.Da allora ci siamo masturbati insieme altre volte, senza però andare oltre (non so se vorrei).La complicità e i piaceri di quei momenti sono unici, per me valgono tanto quanto una bella scopata, anche se sono solo un gioco (o forse proprio perché sono solo un gioco ).