Le mie storie (84) prima parte

Le mie storie (84) prima parteApprofittando del lungo ponte del 25 aprile/1 maggio, mio fratello ha deciso di scendere a farsi 1 settimana di vacanza tra Napoli e capri (dove abbiamo dei parenti). Per me sarebbe stata un' occasione per stare con mio nipote e continuare a vederlo crescere, a viziarlo e magari a fare altre 4 chiacchiere con lui. Invece, il giorno prima della partenza, mio fratello mi comunica che Giorgio lo ha convinto a rimanere a Roma almeno fino alla domenica, poiché sarebbe dovuto andare per la 1ª volta in discoteca alla festa di 1 sua compagna di classe. Io sono rimasta molto delusa, poi dopo aver scambiato con lui alcuni messaggi via cellulare, ho scoperto che effettivamente la festeggiata, oltre ad essere particolarmente carina, gli faceva anche il filo. Ma naturalmente non è di questo che vi parlerò di qui a poco, perché quando la domenica mattina sono andata a prenderlo in stazione, dopo i soliti convenevoli, il racconto della festa ed 1 paio di acquisti nei negozi di abbigliamento che piacciono a lui? Davanti ad 1 pizza fumante, con 1 sorriso gli ho chiesto "come sono andati i giorni da zia Lina?" Dopo la sua risposta ho capito il vero motivo per cui era voluto rimanere a Roma. Arrivato a casa della zia, trova la cugina insieme ad un'amica. Con suo sommo dispiacere, la cugina che in genere lo considera tanto, nonostante sia più grande di lui, in quell'occasione a malapena lo saluta anzi con la complicità dell'altra ragazza lo mette un po' in mezzo prendendolo in giro. Giorgio che nonostante questa furbizia nascosta resta un timido, subito se la prende e si ritira nel salone a guardare la televisione. Poco dopo le due se ne escono lasciandolo da solo in casa in attesa del ritorno della zia, cosa che avviene un paio d'ore dopo. Durante la cena, il solito racconto della scuola, delle eventuali "fidanzate" delle quali noi nega sempre l'esistenza ("zia, certe cose riesco a raccontarle soltanto a te, non so perché) e poi mesto se ne va a letto a giocare con l'iPad, visto che anche Lina, evidentemente stanca, disaattende tutti i programmi malandrini che si era fatto in testa quando è arrivato a casa loro. Verso mezzanotte chiara ritorna mentre lui è nel bel mezzo di una discussione via chat con un'amica al cellulare. Lei, dopo essere andata in bagno a cambiarsi, ed essere tornata in magliettina e mutandine, gli chiede se si fosse arrabbiato per il suo comportamento del pomeriggio. Giorgio naturalmente orgoglioso, le dice di no, ma, proprio come la sottoscritta non è assolutamente bravo a mentire. Così lei, che comunque gli vuole davvero bene, gli chiede scusa e si infila nel suo letto per vedere cosa stesse facendo al cellulare. Lui naturalmente appena la cugina entra sotto le coperte, abbandona quella finta arrabbiatura pur fingendo di mantenere un po' il broncio. Lei gli domanda come farsi perdonare, lui continua a non dare soddisfazione fin quando lei ridendo gli propone, per scusarsi, di toccarle le tette. Giorgio arrossisce subito, ma lei insiste dicendo che essendo cugini la cosa non le da affatto fastidio. All' ennesimo, finto, no, lei gli prende la mano e la appoggia sulla maglietta sopra il seno. Dopo due secondi Giorgio non può far altro che cominciare a toccare felice come un bambino in un negozio di dolci. Distratto dalla situazione si fa soffiare il cellulare dalla mano (quella libera) e lascia che sia lei a continuare la discussione. Intanto, continuando a toccare, si eccita notevolmente, ma avendo una mano sulla tetta e l'altra intorno al collo della cugina, non sa come aggiustarsi le parti basse per nascondere "il capannello" che È ben visibile, nonostante la sola luce del comodino, da sotto le coperte.Mentre raccontava io sorridevo, mettendo così a proprio agio mio nipote che ha continuato?Ad un certo punto chiara si gira leggermente di fianco per cambiare posizione e con la parte alta della coscia tocca il suo uccello duro. Sposta il cellulare davanti agli occhi e vede in lontananza "la punta dell'iceberg" (questa è una licenza poetica della sottoscritta). Continuando a parlare, senza dire niente, con il braccio libero sotto alle lenzuola, scende giù fino a prendere la situazione "in mano" con lo stupore di Giorgio che non se l'aspetta. Lo guarda e gli dice "allora mi hai perdonato cugino?" e lui ridendo le fa cenno di sì. Lei comincia a fargli una sega e lui, forse in preda all'eccitazione, sposta la mano fin sotto la maglietta con lo scopo di toccarle le tette "a pelle"; quando Chiara, vista l'intraprendenza inaspettata del cuginetto, gli chiede cosa stesse facendo, lui con la voce eccitata le dice che sono cugini. Dopo un po' di tempo gode ma naturalmente non riesce a non sporcare il lenzuolo. Lei uscendo dal letto per andare in bagno a lavarsi la mano, gli comunica che avrebbe dovuto vedersela lui con la zia. Poi con un tenero bacetto a stampo si danno la buona notte.La mattina dopo, mentre zia Lina sta ancora dormendo, Giorgio prende le lenzuola per metterle in lavatrice insieme ad altri panni sporchi che c'erano nel bagno dopo di che, aiutato dalla cugina in cambio dei servizi da fare al posto suo, rifá il letto come nuovo. I 2 ragazzi fanno colazione insieme e poi lei escee. Mentre lui è intento a pulire le tazze del latte, entra la zia Lina con 1 sottana piuttosto trasparente; scuotendo il capo fa notare al nipote che ha visto le lenzuola nel bagno e che alla sua età non dovrebbe più far accadere certe cose. Giorgio annuisce pensando alla sera prima e dopo aver chiesto scusa, si siede insieme a lei per farle compagnia mentre beve il caffè naturalmente con lo sguardo fisso nella scollatura. Il risultato di quel quarto d'ora di chiacchiere e compagnia naturalmente è l'ennesima erezione che lui cerca di nascondere sotto la maglia tirata giù il più possibile; quando si alza cercando furtivamente di tornare in camera, la zia gli chiede esplicitamente se volesse 1 mano a tornare per così dire normale. Lui finge di diventare rosso di vergogna (sa benissimo ormai come farsi le seghe ma non vuole farglielo sapere) e si accomoda un po' fantozzianamente sulla poltrona della cucina con le mani davanti al pacco. Lei lo raggiunge, si siede sul bracciolo e dopo avergli spostato le mani, lo prende in mano, comincia a muoverlo e gli spiega che deve fare come fa lei. Giorgio completamente eccitato riesce a malapena a dirle che lui ci ha provato ma non ci riesce (il furbo), lei gli dice di avvertirla quando sta per venire; dopo un po' la accontenta in modo che lei con 1 fazzolettino riesca a tenere pulita la poltrona ed a sporcarsi poco la mano. Dopo di che zia Lina si china con la faccia a pochi centimetri dalla faccia di Giorgio e gli dice che queste cose non devono saperle nessuno, soprattutto i suoi genitori. Giorgio la rassicura ma facendolo il suo sguardo cade sui seni penzolanti della zia che se ne accorge e si rialza; ridendo gli dice "ragazzo mio ma non hai mai visto i seni di mamma?" Lui le risponde di no (confermandomi che è la verità), lei uscendo dalla camera gli dice che ci vuole parecchia pazienza e che ne avrebbero parlato la sera. Quando finalmente va in bagno a vestirsi, poiché la visione delle tette era ancora presente nella sua mente e nei suoi pantaloni, si tocca da solo di nascosto. La sera tornato a casa dalla partita di calcetto mentre si asciuga dalla doccia, la cugina gli confessa che l'amica del giorno prima, nonostante fosse più grande di lui, era rimasta colpita da quanto fosse carino. Lui resta stupito memore di come era stato trattato da tutte e due, ma chiara gli consiglia di non pensaarci in quanto le donne sono complicate. La sera dopo cena, la cugina come al solito se ne esce con gli amici, mentre lui resta con zia Lina. I due si mettono nel salone a guardare la televisione, e su richiesta esplicita di lei, Giorgio si improvvisa massaggiatore di piedi. Nei suoi movimenti c'è molto imbarazzo e nessuna malizia, fino al momento in cui, girando casualmente la testa, il suo sguardo si accorge che le gambe della zia sono leggermente aperte, ma quanto basta per mostrargli le mutandine bianche, il tutto nonostante la stanza sia illuminata soltanto dalla luce del televisore. Nel breve volgere di qualche minuto la situazione cambia, potete immaginare in che maniera; l'immancabile tuta Adidas di mio nipote, si gonfia velocemente, e lui cerca di non farsene accorgere spostando i piedi di lei che sono molto vicini alla zona "proibita". Mentre riceve i complimenti come massaggiatore, cerca in ogni modo di aggiustarsi sul divano per nascondere l' erezione. Ma proprio uno dei suoi spostamenti maldestri , fa si che l'alluce di lei si trovi a contatto con l'uccello di Giorgio, che prima se lo sente sfiorare, poi dopo qualche secondo lo sente spingere verso il suo bacino a modi acceleratore di macchina. La zia interrompe il suo silenzio sorprendendosi della nuova, ennesima erezione, e gli dice che non è possibile che lui stia sempre così eccitato.Giorgio mi dice che avrebbe voluto risponderle che la colpa era sua e delle sue mutandine, ma in quel momento è rimasto zitto ed ha incassato la cazziata.Zia Lina, che nel frattempo si è accorta di avere quasi tutte le cosce scoperte, gli ribadisce che non può eccitarsi per ogni piccola scollatura o pezzo di gamba che vede, e lui le risponde che non lo fa apposta, non riesce a gestire certe situazioni. A quelle parole lei si raddrizza sul divano avvicinandosi a lui e guardandolo in faccia gli chiede se fosse attratto da lei? (Continua)